Alice. Fuga dal Paese delle Meraviglie (2014)

Dal 12 al 19 luglio al Castello, spettacolo teatrale di Laura Fatini e Gabriele Valentini. “Alice, fuga dal paese delle meraviglie”: una metafora delle giovani donne italiane. Nella produzione dell’Accademia degli Arrischianti ci sono 30 attori del territorio

Il popolare racconto di Lewis Carroll va in scena con un cast di 30 attori, più assistenti, collaboratori, addetti ai costumi e alle scene, tutti provenienti dal territorio: sono quindi riuniti in un solo cast differenti percorsi teatrali, attori di esperienza e ragazzi provenienti dai laboratori permanenti realizzati proprio dall’Accademia degli Arrischianti. Si tratta di una formula che in questi anni ha permesso la nascita di una vera e propria compagnia diffusa nel territorio.

Il Castello di Sarteano ospita un allestimento articolato su diverse scene: il pubblico è quindi chiamato a muoversi all’inseguimento delle vicende che caratterizzano il percorso di Alice, una giovane donna che si addormenta aspettando il treno e al suo risveglio deciderà se e come andarsene dall’Italia.

“La nostra Alice – spiegano i registi Laura Fatini e Gabriele Valentini – vuole prendere un treno che la porterà all’estero: ha appena finito l’università, e questo meraviglioso Paese che è l’Italia non le permette di crescere perché è troppo grande per studiare, troppo piccola e inesperta per lavorare, troppo qualificata per questo, poco qualificata per quello.”

Del resto Alice si trova di fronte a situazioni inaspettate, cercando sempre di esserne all’altezza e di trarre insegnamenti; tutti la mettono in discussione, la lasciano parlare senza ascoltarla, la coinvolgono in mille peripezie. Il paese in cui si muove Alice non è quindi meraviglioso se non nel suo significato più proprio: desta stupore, sconvolge, confonde, sbigottisce: è un paese da cui è difficile andare via, perché sorprende e ammalia, ma che non consente di diventare adulti.

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