Destinatario sconosciuto

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Destinatario_sconosciuto_11

Di Kathrine Kressmann Taylor

Con :

  • Lorenzo Meacci

  • Francesco Storelli

  • Maria Pina Ruiu

Spettacolo tratto da un breve romanzo epistolare, Destinatario sconosciuto mostra come un’intensa amicizia può venire travolta e sconvolta dall’improvviso intromettersi della Storia nella vita dei singoli.
Due amici e soci in affari- Max, ebreo americano, e Martin, tedesco- si scambiano venti lettere nell’arco di un periodo che va dal 12 novembre 1932 al 3 marzo 1934, a partire da quando Martin torna in Germania con la famiglia, mentre Max rimane negli Stati Uniti per gestire la galleria d’arte dei due.

I toni delle prime lettere sono caldi, pieni di nostalgia per il passato comune e di ottimismo per il futuro: Martin trova una Germania attiva, lanciata verso il benessere, e lui stesso gode di una certa ricchezza che gli permette di inserirsi nella società tedesca, mentre Max continua la vita spensierata dello scapolo benestante.I toni delle prime lettere sono caldi, pieni di nostalgia per il passato comune e di ottimismo per il futuro: Martin trova una Germania attiva, lanciata verso il benessere, e lui stesso gode di una certa ricchezza che gli permette di inserirsi nella società tedesca, mentre Max continua la vita spensierata dello scapolo benestante.
A sconvolgere questo quadro, entra con violenza la Storia.

Max- e il pubblico con lui- assiste impotente e incredulo alla trasformazione dell’amico in un fervente sostenitore di Hitler, in un nazista per il quale “è impossibile intrattenere una corrispondenza con un ebreo”: le lettere, assieme all’amicizia, finiscono.
Fino a quando il nazista Martin nega rifugio alla sorella di Max, con la quale aveva avuto una relazione: chiudendole la porta in faccia, la lascia nelle mani delle SS e lei, attrice ebrea, viene uccisa.
Le ultime lettere di Max, trasfigurato dal gelido odio per l’amico che ha commesso il terribile gesto, diventano un sofisticato mezzo di vendetta, di estremo castigo: scrive degli immaginari messaggi in codice, che potrebbero nascondere appuntamenti, accordi, che accusano, agli occhi della censura, il “caro amico Martin”.
Parole usate come armi, amicizia trasformata in odio.

Sullo sfondo, l’ascesa al potere di Hitler: in primo piano, l’umanissima storia di due uomini legati dal sottile spessore di un foglio di carta da lettere.

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